Ci sono stato alla fine di Marzo, avevo voglia di bere una buona boccia di LAMBRO, ma siccome mi trovavo assai distante da dove compro solitamente certe cosette, ricordandomi che una mia paziente mi aveva sussurrato l'esistenza di detta enoteca, mi reco in zona e la trovo subito, è al posto di un negozio di pesca che frequentavo anni or sono.
Non ho potuto osservare benissimo il locale, tanto era colorato e riflettente per le confezioni delle uova di Pasqua, ma mi sono immediatamente spostato nell'aera vini. Ho cominciato qui a spulciare un tot di nomi altosonanti, nomi stranoti e sconosciuti, bollicine a go-go, rossi strafermi, rossi briosi, rosatelli vari, bianchi generosi e timidoni.... e poi in fondo ad una scansia, ecco lì i lambruschi.
Il titolare si avvicina e cominciamo a parlarci, ragazzo giovane molto preparato, io non so un tubo in compenso. Gli chiedo espressamente cosa voglio, anzi, estraggo dal portafoglio le due classifiche (anonime) della doppia disfida del lambro, e incomincio a chiedergli cosa ha di questi nomi.
Lui inorridisce quando vede che L'eclisse e risultato il più lofi nel primo tenzone, poi abdica perchè non ha molti vini di quelli che cerco. Getto l'occhio dabbasso e noto la boccia della Tenuta Pederzana. Gli chiedo se per caso ha il Puntamora, ma lui mi dice che ha solo quello che c'è esposto ed è l'ultima vendemmia utile.
Incomincio ad avere sete, pago e me lo porto a casa.
7 eurini.
Dò quattro cappelli perchè credo che diventerò cliente....
A casa poi mi sono sparato la boccia, ma devo dire che l'ho trovata come l'avevo trovata al Bollicine, io l'avevo valutata poco. E' buono, decisamente, ma mi ha dato l'idea di un vino aspro, duro, pesante. Ho faticato a finirlo, mi ha un po' legato e grattato la lingua, assolutamente non all'altezza del Puntamora. Credo che non cercherò più di berlo.
Consigliatissimo!!
[DennyCrane]
13/04/2010