Una cena tra il "lavoro" e il "conviviale": si festeggia il compleanno di un collega!
Siamo in una decina. E' la prima volta che mi capita di mangiare quì. La lettura delle recensioni trovate su GustaModena mi predispongono alla "buona tavola".
L'ambiente è accogliente, l'arredo sobrio senza essere povero, la volta alta, che evita di amplificare il chiacchiericcio dei più, ti permette di parlare senza doverti preoccupare in modo eccessivo di disturbare i tavoli vicini e, allo stesso tempo, di esserne disturbato.
Il servizio è veloce e puntuale, sebbene un po' sparagnino nel rapporto coi commensali. Forse la serata di venerdì, con tutti i tavoli pieni (un paio fanno pure una seconda rotazione di avventori)non è la più indicata per fare commmenti sul servizio.
Forse, in quelle condizioni, l'essere sbrigativi è più una necessità che una scelta!
Volendo lasciare spazio alle chiacchiere tra i commensali, sul cibo ci orientiamo per una scelta comune, una scelta per tutta la tavolata.
Dunque, un antipasto limitato ad un poco di gnocco fritto e prosciutto, qualche fetta di polenta con affettato ed aceto balsamico, qualche crostino coi funghi.
Poi, un bis di minestre, tra tagliolini con i finferli e tortelloni di ricotta al burro fuso.
Sui secondi, la scelta cade sul baccalà fritto (sponsorizzato da alcuni commensali che sembrano essere assidui frequentatori del MagnaGallo) con un contorno di verdure grigliate, patate al forno e qualche piattino di parmigiano condito coll'aceto balsamico.
Sui dessert, tranne il sottoscritto ed un'altro, con un presunto deficit calorico, che optiamo per una zuppa inglese, gli altri aderiscono alla proposta di una degustazione delle loro proposte di torte e crostate.
Il vino scelto, rigorosamente "locale", va da un Salamino di Santa Croce ad un Grasparossa, quest'ultimo è il più che conosciuto "L'Acino" dei F.lli Manzini.
Ci viene servito, anche un non meglio definito rosso semisecco nella cui "ricetta" son finiti lambruschi, trebbiano e non so cos'altro. Le bottiglie senza etichetta non ti aiutavano nella ricerca dei natali.
Veniamo al dunque!
Il giudizio è contrastante: sono perplesso!
Gli antipasti erano "a temperatura ambiente" e, quando si parla di gnocco fritto, polenta a fette e crostini conditi, questo è un limite non di poco conto. Lo gnocco sarebbe stato senz'altro buono, ma accompagnato, comunque, da un prosciutto eccessivamente giovane.
I tagliolini erano gradevoli, conditi in modo approppriato ma, ahimé, i finferli non erano particolarmente saporiti.
I tortelloni, invece, hanno lasciato molto a desiderare. Sfoglia eccessivamente alta e ripieno troppo asciutto, quasi "spugnoso".
La ricotta, probabilmente, non era all'altezza del compito assegnatole e, forse, stava aspettando un impiego da troppo tempo...
Per fortuna il baccalà fritto ha risollevato le sorti di una serata che, altrimenti, stava scivolando inesorabilmente tra quelle da considerare solamente in funzione delle "chiacchiere professionali".
Frittura leggera, impasto con un buon equilibrio tra "colla" e baccalà , baccalà ben dissalato pur se gustoso e sapido: un buon piatto, senz'altro!
Parmigiano di buona qualità accompagnato da un discreto aceto balsamico: giudizio personale, ma condiviso da buona parte della tavolata.
Le verdure grigliate sono state servite, anche loro, ad una temperatura troppo bassa. Trattandosi di verdure semplicemente grigliate, senza alcun condimento, devono essere servite calde, per mantenere "vivo" il valore particolare della cottura, dato da un sentore tipico che si perde, almeno in parte, quando il cibo si sia freddato.
Zuppa inglese e dolci secchi nella norma.
Che dire, in conclusione?
Forse una serata non all'altezza delle precedenti recensioni? Può capitare, anche in relazione al venerdì sera caotico... Anche se, questa considerazione, può essere una spiegazione ma non una giustificazione.
Della spesa complessiva e pro-capite non so dirvi molto, anzi, non so dirvi alcunché, visto che il festeggiato, bontà sua, ha voluto offrire la cena a tutti.
Abbiamo gradito il gesto, meno, senza colpa del festeggiato, il cibo propostoci.
Facendo media tra le buone intenzioni degli antipasti, anche se non portate a compimento, l'insipienza delle minestre, l'ottima qualità del baccalà fritto e la medietà dei dolci, darei 2 (due) cappelli.
Buono
[candy]
25/01/2010
Ti do' il benvenuto con sincerita', ma a malincuore
questa tua recensione non riporta un dato indispensabile : il prezzo .
E mi dispiace, perche' si vede che l'hai scritta con cura.
Non hai modo di fartelo dire ?
Il giudizio e' un due cappelli, ma e' esposto in modo corretto anche cio' che non ti e' piaciuto.
Dunque, se riesci a risalire alla spesa pro-capite, la recensione potra' a mio parere ritornare on -line .