Periodo di feste e dopo aver passato il 25 Aprile a Ferrara decidiamo, per la giornata del 1 Maggio, di andare a Mantova.
Il programma della giornata prevede nella mattinata la visita alla mostra “La Forza del Bello” a palazzo Te, ed a seguire una bella passeggiata per il centro della città di Virgilio, naturalmente interrota all'ora di pranzo da uno “spuntino”.
Mi permetto prima di iniziare la recensione di consigliarvi la visita alla mostra, ma soprattutto a palazzo Te! Veramente una splendida immagine del governo, della ricchezza e soprattutto dell'amore per l'arte dei Gonzaga. Indimenticabile e suggestiva la “stanza dei giganti”!
Ma veniamo al dunque: dopo aver gironzolato per le piazze e le vie del centro decidiamo di fermarci da “Pavesi e Pavesino”, ristorante ospitato al pian terreno dello storico "Palazzo della Ragione" nella centrale piazza delle Erbe.
Ci accomodiamo all'esterno sotto gli ombrelloni, ma nonostante questo i tavoli sono ampi e ben apparecchiati, forse solo un po' troppo vicini l'uno all'altro. Non appena seduti un attento cameriere ci porta il menù e la carta dei vini.
Siamo in tre coppie e dopo qualche minuto di consultazione ordiniamo sei primi: maccheroncini al torchio con ragù di brasato, agnoli burro e salvia, due tortelli di zucca e due risotti alla mantovana (con salsiccia e lambrusco).
Da bere acqua frizzante e naturale ed una bottiglia di lambrusco mantovano (mi spiace ma non ricordo la cantina).
Uno dei due risotti era il mio e devo dire che era veramente ottimo, anche se forse il piatto migliore della tavolata erano i maccheroncini. In ogni caso tutti i primi erano buoni e ben presentati, solo i tortelli erano forse quantitativamente un po' scarsi.
Avendo ancora un buchino nello stomaco, ma non tale da giustificare un assalto ai secondi, ordiniamo due pizze da dividerci in cinque, una “pavesi” ed una “margherita”, ed una porzione di patate arrosto (per la giovine che deve seguire la dieta anti-intolleranze di cui ho già detto in una recensione passata).
Le pizze discrete e ben condite, ma assolutamente non da ricordare, ottime però per chiudere quel languorino che era rimasto insoddisfatto.
Nota di demerito al servizio, che seppure ottimo nella quasi totalità del pranzo, commette l'errore di portare il lambrusco a primi già in tavola ed iniziati. Vino comunque accompagnato da bicchieri adatti ed aperto al tavolo.
Nota di merito va invece all'interno del locale, che sicuramente gode dei privilegi che può dare l'essere ubicato in un palazzo storico del centro di una splendida città, ma che in ogni caso è arredato in maniera molto accogliente ed elegante, in special modo la saletta superiore.
Per finire quattro caffè ed un conto di 18 euro a testa.
Mi sento di consigliarlo decisamente!
Consigliato!
[gi]
09/05/2008