Finalmente il giorno da me tanto atteso del pranzo organizzato da tata all’agriturismo “La pozza” è arrivato.
Io e Mauro, tata e il povero marco, dopo una passeggiatina in centro a Sestola, ci incontriamo con gli altri.
A bordo del grandioso ducato di tata, raggiungiamo l’agriturismo, inerpicato in cima a una stradina di montagna ma asfaltata, vicinissimo a un bosco rigoglioso e a prati verdissimi. E’ davvero un bel posto, ci sono anche i giochi per bambini, il panorama è stupendo, davanti all’ingresso sono stati messi divanetti e sdraio che inviterebbero a un riposino se ci fosse un sole caldo. E invece caldo non fa, ma almeno non piove, così possiamo fermarci un attimo ad ammirare il paesaggio e l’esterno del locale, che è davvero graziosissimo, coi tetti spioventi e le imposte laccate di un blu acceso.
Entriamo, c’è un bel tepore e un’atmosfera familiare e piacevole. Se l’esterno dava l’idea di una casa piccolina, tipo quella delle fiabe, l’interno è invece più spazioso del previsto. E’ suddiviso in più sale, sia al pianterreno che al piano superiore (dove c’è anche l’unico bagno, ampio e pulitissimo, che mi vedrà mio malgrado partecipe di un episodio singolare ); gli arredi sono molto rustici e semplici, come è giusto che sia in un agriturismo, e per me molto carini oltre che adatti al luogo.
Ci accomodiamo nella sala d’ingresso, in una lunga tavolata accanto al bel camino e a un fornito carrello di liquori.
Siamo in tutto 13 e mezzo visto che c’è anche la bimba di pippi (carinissima e tranquillissima, ha sopportato le numerose ore del pranzo seduta a tavola senza un lamento, “docce” a parte! ), insomma una bella compagnia: alcuni li conosco già, altri li incontro per la prima volta, ma si riveleranno tutti persone simpatiche e affabili e il pomeriggio passerà molto piacevolmente… anche grazie all’ottima cucina.
Ma partiamo dall’inizio, il menù è fisso (come di norma è negli agriturismi) e prevede diverse portate tutte fatte in casa con ingredienti genuini; nulla di ricercato, ma tutto ben cucinato e ottimo. Le portate sono tante, proverò a elencare tutto. Si comincia con la carrellata di antipasti, alcuni già in tavola, altri portati dal personale “pranzo facendo”:
- due tipi di salame casalingo, di cui uno piccante, entrambi buoni
- gnocco al forno alla cipolla, morbido e saporito
- un invitante strudel salato ripieno di ricotta fresca e pannosa
- frittelle di cavolfiore, deliziose
- sformatino di carota, cavolfiore e radicchio, talmente buono che è piaciuto perfino a me che non amo il radicchio!
- involtini di verza e salsiccia, squisiti
- melanzane con pomodoro, formaggio caldo e alici, particolari e gustose
Non ricordo altro, aiuto, ma già così sarei sazia… e invece non è che l’inizio, perché arrivano i primi:
- lasagne ai carciofi, delicate e buonissime
- una fantastica e morbida polenta ai formaggi
E a seguire, un tenerissimo arrosto di vitello al latte, accompagnato da insalatina dell’orto.
Tutto ottimo e abbondante, bisognerebbe alzar bandiera bianca a questo punto… ma non si può, perché arrivano le crescentine!!! Come resistere a queste delizie, piccoline, croccanti fuori e leggermente morbide dentro, un po’ pienotte come piacciono a me? Insieme ad esse, ci portano taglieri di salumi fatti in casa, fantastici, del cremosissimo lardo, una ricotta fresca e poi le loro marmellate, tra cui quella particolare ai pomodori verdi, una più buona dell’altra!
Ok, sto per scoppiare, ma al dolce non rinuncio anche perché le due torte sono bellissime e altrettanto buone: assaggio la torta di mele e la cheesecake al mango, particolare e delicata, dal sapore fresco, con la base di amaretto e la decorazione di mirtilli e fragole, davvero buona!
Durante il lauto pasto, abbiamo bevuto diverse bottiglie di acqua e vino, personalmente ho bevuto un buon prosecco, leggero e gradevole, per tutto il pasto.
Per finire, arrivano i caffè e, lasciate sul tavolo, diverse bottiglie di liquori. Ce n’è per tutti i gusti: mirtillino, fragolino, limoncello, un buonissimo liquore alla liquirizia e soprattutto una ricca selezione di grappe che gli intenditori han detto molto buone (non saprei, non le ho assaggiate perché non mi piace la grappa).
Per un simile pranzo o meglio banchetto in cui non si sono risparmiati né in varietà e qualità di cibo né tantomeno in quantità (siam stati noi a fermarli, sennò saremmo rotolati fino a valle… ) abbiamo pagato 25 euro a testa (10 la bimba), pochissimo per me. E soprattutto siamo stati bene, tanto che vorrei tornarci… magari fra un annetto, dopo aver smaltito i chili presi con una tale abbuffata!!!
Ringrazio tata per aver organizzato e avermi fatto conoscere questo bel posticino, il personale dell’agriturismo che ci ha “coccolati” e tutta l’allegra combriccola di GM che spero di rivedere presto. Alla prossima!
Imperdibile!!!
[PIPPI]
23/04/2015
qualità di cibo ottima e la quantità si è notata dal fatto che tu non hai fatto il BIS dei dolci