Ultimamente do solo 4 e 5 cappelli, sembro di manica larga, lo so, ma ammetto che sono anche fortunata: vado solo in locali dove si mangia veramente bene, spendendo il giusto e con un buon servizio, per cui perché dovrei essere più stretta di manica? Per quello già ci penso sul lavoro.
Per questa nuova e ottima esperienza culinaria ringrazio il caro Alfi, che mi ha parlato molto bene di questo posto consigliandomi di provarlo quanto prima. A dire il vero, avrei dovuto provarlo con lui, ma per un motivo o per l’altro abbiamo sempre rimandato e Mauro desidera assaggiare il famoso carrello dei bolliti prima che faccia troppo caldo, per cui prenoto per noi due per il momento, tanto ci torneremo.
L’occasione è data da una bella gita in zona: a Spilamberto c’è una piccola ma graziosa mostra sulla cultura longobarda. Dopo la mostra, raggiungiamo il ristorante che si trova sulla Vignolese, quindi è facilmente visibile. E’ accanto a un albergo e ha sufficiente parcheggio.
L’esterno è abbastanza anonimo, l’interno non è nulla di eccezionale ma è ordinato e curato, sufficientemente spazioso e confortevole. I bei tavoli tondi non sono molto distanti tra loro quindi non è adatto a pranzi “intimi” e a cene romantiche; il servizio però è attento e cortese, i colori alle pareti, abbellite da composizioni di fiori secchi, sono caldi e i bagni sono puliti. Complessivamente è quindi un bel posticino, adatto a compagnie di amici o familiari.
La cameriera che ci serve ha modi un po’ sbrigativi ma è simpatica e gentile. Sul nostro tavolo, apparecchiato con sobria cura, sono presenti due menù. Leggo il mio con attenzione e mentre Mauro decide subito per il menù degustazione io, che non amo i bolliti e non vado pazza per gli arrosti, tentenno un poco. La scelta è ampia, comprende antipasti, primi e secondi di carne, tutti tipici tradizionali. Alla fine mi decido e scelgo un antipasto e un secondo. Da bere, solo acqua.
I tempi di attesa, visto il pienone, sono giusti. Arriva il mio antipasto completo (12 euro se ricordo bene), consistente in gnocco fritto, salumi, bruschette con salsine varie. Mamma mia, altro che antipasto, non credevo arrivasse tanto ben di DIO!!! Meno male che Mauro si “sacrifica” volentieri e mi aiuta.
I pezzi di gnocco, che si possono ordinare a volontà (dovrò fermare la cameriera che altrimenti continua a riempire il cestino appena è vuoto) sono piccolini, soffici, poco unti, in una parola buonissimi! Li mangio insieme all’ottimo prosciutto crudo, magro ma saporito, e al salame che invece non mi fa impazzire. Arrivano le bruschette, pezzi di pane abbrustolito, anche queste a volontà (e ancora una volta devo bloccare la prodiga cameriera!) da condire a piacimento con le salse che vengono portate su appositi fornelletti caldi: salsa di pomodoro e peperoncino, veramente piccante ma deliziosa, friggione con salsiccia, squisito, salsa ai funghi, superlativa, e l’unica salsa fresca con pezzetti di pomodoro.
A fatica termino il ricco antipasto e mi preoccupo di come poter mangiare il secondo, tagliata di manzo con rucola e grana.
Intanto Mauro comincia il suo menù degustazione che prevede, al costo di 25 euro, un primo a scelta tra tre, il carrello dei bolliti/arrosti e il dolce.
Mauro ha scelto i tortellini in brodo: il piatto arriva fumante, insieme al mio antipasto, è abbondante, i tortellini sono piccoli e ben fatti, buona la pasta fatta in casa, ottimo il ripieno. Anche il brodo è saporito il giusto. Ne assaggio due e mi piacciono molto, anche se non sono un’estimatrice appassionata. Mauro invece che di tortellini va pazzo e se ne intende li giudica molto buoni.
Dopo la giusta attesa, arrivano i secondi: come dicevo, per me, tagliata di manzo con rucola e grana; abbondante, cotta alla perfezione, tenerissima, cosparsa di rucola e tanti pezzettini di grana. Eccellente.
Per mio marito il sospirato carrello. Il cuoco arriva proprio col carrello e spiega cosa c’è sopra: una ricca scelta tra bolliti, arrosti, tagliate di manzo o di cavallo, il tutto accompagnato da salsine di rito, patate e purè. Mio marito sceglie il bollito misto (zampone, testina, zampetti, polpettone, carne di manzo lessa, nervetti e non ricordo cos’altro) e un poco di arrosto di vitello da farmi assaggiare, tenero e buono. Mauro è soddisfattissimo della sua carne.
Le salsine di accompagnamento sono varie, dalla giardiniera delicata alla saporita mostarda a un’altra piccantissima salsa a base di zenzero. Per non parlare delle cipolle rosse, dolcissime, dell’insalatina di finocchi, mele e arance, deliziosa, e del purè arricchito da tanto formaggio filante. Buone anche le patate al forno, solo che siamo talmente pieni da non riuscire a finire i contorni.
Non manca il dolce come dicevo, anzi i dolci: non so se la porzione fosse da uno o da due, visto che io non ho ordinato nulla, ma secondo me, viste le dosi, era per tre! Palline di crema fritta, tanto calde quanto buone; piatto di pezzettini di dolci fatti in casa, dagli amaretti alle crostate alla torta di cioccolato. Il tutto servito assieme allo Zibibbo: la bottiglia ci viene lasciata gentilmente al tavolo, assaggio e… riassaggio, è buonissimo!
Concludiamo con due buoni caffè e un conto generoso, secondo me scontato, di 55 euro in tutto. Meglio di così!
Ringrazio ancora Alfi per avercelo fatto conoscere, torneremo; ringrazio la signora che ci ha servito con calore piatti tanto buoni; non ci resta che digerire con una bella passeggiata a Vignola, dove c’è la fiera dei fiori, ed è bellissimo passeggiare sotto il sole tra colori stupendi mano nella mano col proprio amore!
Imperdibile!!!
[sprizz]
11/04/2011