Di ritorno dalla visita della bella mostra su Melozzo da Forlì,mi sono fermati con mia moglie a pranzare al Don Abbondio, nuovo esercizio che ha rilevato la vecchia e gloriosa Osteria della trippa. Il ristorante è comodissimo per chi visita le mostre organizzate nel complesso di San Domenico, essendo praticamente di fronte alla facciata della chiesa.Il locale si sviluppa su due piani ed è del tipo rustico-elegante. Offre un servizio di wine-bar e di ristorante con una cucina tradizionale romagnola con qualche divagazione.I camerieri, gentili, corrono in continuazione (ieri era tutto esaurito),tanto che ad un certo punto abbiamo avuto l'impressione che fossero andati in tilt, avendo servito tre minestre a dei commensali che aspettavano il dolce....
I tavoli sono un po' troppo vicini e c'è un bel rumore, sgradevolissimo, di sottofondo.
Abbiamo cominciato con un piatto di Basotti (tagliolini cotti nel brodo e poi gratinati al forno)in salsa di parmigiano, buoni ma scarsi, ed uno di spoja lorda (piccoli ravioli ripieni di ricotta)in crema di spinaci, buoni anche questi ma sempre scarsi. Di secondo scegliamo una spalla di agnello arrosto con carciofi saltati, ottima, carne tenera e di qualità, ed un tortino di patate, porri e salsa di pomodoro, discreto. Terminiamo con due dolci, una cassata romagnola (squacquerone, frutta secca e canditi), discreta ma un po' mattonosa, ed una zuppetta di fragole con sorbetto al basilico, gradevole.Abbiamo accompagnato il tutto con un mezzo litro (non di più,dovendo guidare al ritorno)di Sangiovese superiore di buona personalità.
Il posto, pur offrendo una cucina tradizionale e piatti spesso semplici, avrebbe delle notevoli potenzialità,dato il curriculum del cuoco, come si deduce dalla pagina web (www.donabbondio.net). Tuttavia per questa volta mi fermo a tre cappelli, con la speranza che in occasione della prossima mostra le porzioni siano un po' più generose e ci sia un po' meno baccano.
Consigliato!
[golosona]
04/04/2011