Assolvo subito all'onere/onore di stendere la recensione per questa ottava tappa del palio!
Alla fine eravamo comunque in 11, un po' meno delle altre volte ma direi che ci siamo difesi ottimamente. Io non ero mai stata in questo ristorante, l'ho trovato semplice e rustico ma molto accogliente e piacevole come ambiente; bellissimo l'arco all'entrata e l'impatto appena si arriva per me è dei migliori, di quelli che ti predispongono proprio ad una bella mangiata domenicale. Piccolo "inghippo" iniziale per me e Guido è il parcheggio, che non è molto ampio, ma comunque riusciamo a posizionare la macchina poco più in là sulla strada (addirittura all'ombra!)
Una volta che ci siamo tutti (io e Guido siamo gli ultimi :P ) iniziano le danze. Ascoltiamo con attenzione tutti i primi, anche se il primo giro è ovviamente di tagliatelle. Ne arrivano tre vassoi, molto ben forniti visto che ne usciranno 11 piatti belli pieni e anche qualche rinforzino. Tagliatelle fatte in casa, come è ben testimoniato dal fatto che non sono tutte uguali di larghezza. La qualità della pasta mi sembra abbia riscosso un generale gradimento, io l'ho trovata ben cotta e del giusto spessore. Soprattutto, ben condita con la giusta quantità di ragù, asciutto e per nulla unto, buono anche se alcune forchettate sono risultate un po' più salate di altre, almeno dalla nostra parte del tavolo; forse sono state unite due "pentolate" di ragù? In ogni caso, queste tagliatelle si guadagnano un ben meritato voto di 8,318, quindi molto buono.
Assolto il compito di valutare le tagliatelle, compito che è stato svolto nel più religioso silenzio, proseguiamo con due bei vassoi di tortelloni di ricotta, uno condito con ragù e uno con burro e salvia. Sono di piccole dimensioni, la ricotta è molto cremosa (direi che conveniamo tutti che sia arricchita con panna), molto buoni. Assaggiando quelli burro e salvia si sente che hanno una nota leggermente dolce, che viene nascosta in quelli con il ragù.
Andiamo avanti con i secondi, tra cui scegliamo arrosto misto e frittelle di baccalà da dividere fra tutti, una grigliata mista per uno e patatine fritte sempre da dividere. Gli arrosti sono morbidissimi, direi che qui siamo tutti d'accordo; io ho assaggiato coniglio e maiale e li ho trovati molto teneri e saporiti: top! Molto buone anche le frittelle di baccalà, rotonde e di dimensioni contenute, direi anche ben fritte, morbide e con i pezzettini di baccalà che si sentivano bene. Ovviamente non avanziamo nulla; vengono spazzolate anche le patatine, che personalmente ho trovato solo leggermente insipide.
A questo punto ci viene fatta un'offerta che non si può rifiutare, ovvero "Volete un pezzo di gnocco fritto?" ... Testapelata, uno per tutti, risponde con un "Ma se lo stai già friggendo per qualcun'altro..." Ci ritroviamo così con 7 o 8 cestini di ottimo e fragrante gnocco fritto, accompagnati da un vassoio di salame e prosciutto crudo, anche loro molto buoni.
Seguono i dolci: zuppa inglese, sorbetto al limone, amarene sciroppate, gelato al fiordilatte o anche amarene e gelato insieme; ottime le amarene fatte in casa e anche il gelato a mio avviso molto buono. Sul tavolo anche un piattino di crostata alla marmellata da dividere. Chiudiamo con i caffè e uno strabiliante conto di 20 euro a testa, ovviamente strabiliante in senso positivo. Come beveraggi abbiamo avuto svariate bottiglie d' acqua e vino rosso e bianco della casa.
Personalmente ho passato delle ore molto piacevoli, con buon cibo e ottima compagnia, come sempre si ride un sacco e si fanno delle ottime chiacchiere!
P. S. informo tutti che durante questa seduta del Palio è stato unanimemente deciso che si dice " IL gnocco fritto", attendiamo che l' Accademia della Crusca riconosca ufficialmente la voce ... d'altra parte, se ce l'ha fatta "petaloso", possiamo farcela anche noi!
Imperdibile!!!
[testapelata]
11/06/2018