Pranzo di Pasqua (in casa), da cinque cappelli superiore: cinghiale in umido (portato su dalla Toscana), mame di carciofo in tegame. Antipasto con un rotolo particolare e semplice.
Di quest’ultimo volevo rendere pubblica la ricetta, perché è gustosissimo e facilissimo.
E’ un’idea di mia moglie, non mia, è bene precisare
(io sono più specializzato nel mangiare...
)
Si compera una pasta sfoglia già fatta, o, se si vuole, si fa la pasta sfoglia.
Si prendono: olive sott’olio disossate (meglio se del proprio albero), capperi in salamoia, pomodorini secchi sott’olio, qualche foglia di basilico e qualche rametto di prezzemolo (meglio se del proprio orto), un pezzo di parmigiano, un pezzo di monte veronese, quantità a piacere, e si getta il tutto nel frullatore.
Il pastone che ne esce (non poltiglia, che rimanga con qualche micro pezzettino) si distribuisce nella pasta sfoglia, si arrotola, si guarnisce in superficie con gli avanzi del pastone e si infila in forno a 170 gradi circa.
Dopo una botta iniziale di 170 gradi per cinque minuti, si abbassa a 150 gradi e si lascia lì per un’altro venti- venticinque minuti circa, comunque fintantoché la sfoglia s’indora.
Fine. Squisito. Niente sale o pepe. O, se uno vuole aggiungerne, lo faccia a piacere.